Grid Parity del Fotovoltaico


Che cos’è la Grid Parity?

Con il termine grid parity o parità fotovoltaica si intendono tutte le condizioni e gli aspetti economici che fanno in modo che l’energia elettrica autoprodotta con un impianto fotovoltaico costi al chilowattora come un KWh di energia prodotta con fonti tradizionali (petrolio, gas, carbone). Grid parity quindi significa avere costi uguali, pari sia nella produzione di KWh energia da fotovoltaico, sia nella produzione tradizionale, in ogni ora del giorno e per tutti i tipi di utenti, famiglie o aziende.

Grid Parity (GP) = ugual prezzo di 1 KWh di energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili o con fonti tradizionali

Grid parity fotovoltaicoIl punto di Grid Parity è già stato raggiunto ad esempio nelle isole Hawaii ed in altre isole che altrimenti usano combustibile fossile per la produzione di elettricità.

Il raggiungimento del prezzo uguale per la produzione di elettricità con fotovoltaico o da rinnovabili o fonti convenzionali si raggiunge prima nei siti in cui vengono installati impianti fotovoltaici, proprio perché luoghi molto esposti e irraggiati dal sole.

L’Italia, notoriamente conosciuta anche come il Paese del Sole, secondo uno studio condotto da Arturo Lorenzoni, professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università degli Studi di Padova, dovrebbe raggiungere la condizione di grid parity nel 2013, anno in cui il prezzo dell’energia autoprodotta con un impianto fotovoltaico sarà uguale a quello dell’energia acquistata dalla rete elettrica nazionale.

La Grid Parity del Fotovoltaico in Italia

L’analisi della possibilità per l’Italia, di raggiungere la grid parity del fotovoltaico è stata condotta e continua ad essere indagata da diversi studiosi e ricercatori di prestigiose università italiane tra cui Padova con Arturo Lorenzoni e Tor Vergata di Roma con lo spin-off Intellienergia guidato dall’ingegner Alessandro Caffarelli.

Dagli studi compiuti, con simulazioni e con dati di riferimento incrociati ed analizzati, si è ricavato che per poter raggiungere la condizione di grid parity in Italia,vsi devono prendere in esame oltre alla localizzazione dell’impianto FV e dell’esposizione al sole del sito oggetto d’esame, anche il fatto di non fare utilizzo di incentivi pubblici (Conto Energia), che data la situazione di crisi economica ancora persistente, non saranno più erogati per i nuovi impianti FV del 2013.

La grid parity quindi si verificherà nei casi in cui il costo della produzione di energia elettrica da fotovoltaico diventerà inferiore al prezzo pagato per la stessa energia da fonti tradizionali.

Quando si raggiungerà la grid parity in Italia, senza incentivi?

Il raggiungimento della grid parity in Italia, si otterrà con la produzione di energia elettrica da fotovoltaico per autoconsumo, in temi diversi a partire dalle regioni più favorevoli per esposizione al sole del centro sud come la Sicilia, fino alle regioni del nord in un arco temporale stimato di tre anni dal 2013 al 2016 e senza incentivi pubblici.

Per ottenere questi risultati di grid parity, lo studio di Intellienergia (spin-off di Tor Vergata Roma) stima che i costi del fotovoltaico, chiavi in mano, nelle regioni del Sud Italia, senza incentivi di Conto Energia, dovranno scendere sotto 1.000 euro a kW chiavi in mano, mentre sugli impianti di grandi potenze, in siti con irraggiamento a livelli siciliani e un autoconsumo consistente, la grid parity è in pratica raggiunta.

Anche lo studio analitico, dell’equipe di ricercatori di Arturo Lorenzoni (Università di Padova), sui costi del chilowattora prodotto con impianto fotovoltaico per autoconsumo, stima che anche con calcoli conservativi l’Italia ha raggiunto già in Sicilia e nel meridione la grid parity con gli impianti FV di 200 KWp e che nel 2014 sarà raggiunta la parità fotovoltaico anche per impianti da 3 KWp di uso famigliare.

Tutto ciò porta ad asserire che sarà conveniente, anche senza incentivi, ottenere energia elettrica tramite impianti di produzione fotovoltaici per autoconsumo, rispetto ad acquistare sulla Rete nazionale la stessa energia elettrica.

I grandi impianti da 200 kWp raggiungeranno a metà 2013 la grid parity, secondo l’autorevole analisi e calcolo dello studio del professor Arturo Lorenzoni, del Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Padova, che ha raccolto, su commissione di Conergy Italia, “lo studio più aggiornato ad oggi disponibile che analizza il momento in cui in Italia verrà raggiunta la ‘grid parity‘”.

Per gli impianti FV del centro Italia l’energia autoprodotta sarà competitiva rispetto a quella acquistata dalla rete nel 2016 per i piccoli impianti da 3 kWp e un anno prima nel 2015 per quelli da 200 kWp.

Nelle regioni del Nord Italia, meno soleggiate rispetto a quelle del sud, la grid parity in regime di autoconsumo si raggiungerà nel 2017 per i piccoli impianti e nel 2016 per quelli con potenza da 200 kW.

Qual è il metodo di studio e di analisi usato?

Il metodo di studio e di analisi ha preso in considerazione l’andamento dei costi di moduli fotovoltaici, i componenti e gli impianti secondo quanto previsto dalle principali società di ricerca e dalla European Photovoltaic Association ed ha ottenuto i seguenti risultati di stima dei costi e della competitività del fotovoltaico al 2020, per impianti di uso industriale (200 KWp)e di uso famigliare ( 3KWp):

  • Il costo dei moduli fotovoltaici dovrebbe diminuire dai circa 1,4 €/Wp attuali a circa 1 €/Wp entro il 2013.
  • L’impianto fotovoltaico completo installato diminuirebbe così i costi, secondo lo studio per i piccoli impianti da 3 kWp dai circa 3.600 €/kW attuali a 2.800 nel 2014, mentre per i sistemi da 200 kWp dai circa 2.800 €/kWp attuali a circa 2.000 nel 2014.

Le stime elaborate e riportate sono in riferimento a prima della firma del quarto conto energia, e secondo il professor Lorenzoni: “con la riduzione delle tariffe incentivanti i prezzi caleranno anche più rapidamente del previsto”.

Vengono anche prese in esame le incidenze sui costi dell’uso di moduli fotovoltaici di costi diversi se di produzione europea o cinese, dell’incidenza del premio per gli impianti con con almeno il 60% di componenti di produzione europea, sul fatto che l’energia dea fotovoltaico sia prodotta per l’autoconsumo, piuttosto che per l’immissione sulla Rete, sulla durata di 25 anni per l’impianto.

Con la grid parity in Italia il Fotovoltaico conviene?

Lo studio di Lorenzoni in conclusione risponde alla richiesta di un ipotetico cliente che si chiede se sia competitivo e se convenga o no installare un impianto fotovoltaico per l’autoconsumo, piuttosto che comperare e acquistare l’energia elettrica dalla rete con i relativi oneri di tasse. La risposta è realisticamente sì, conviene in Italia, anche senza incentivi, perché la grid parity è in fase di raggiungimento in tutte le regioni italiane.

Fonti dei dati

Elementi di Grid-Parity: osservabilità e raggiungibilità della parità fotovoltaica
Sensitivity Analysis Fotovoltaico Zonale Industriale & Multimegawatt
http://www.ingalessandrocaffarelli.it/public/upload/Ecomondo_Intellienergia_Caffarelli.pdf

Fra tre anni fotovoltaico meno caro dell’elettricità dalla rete
http://qualenergia.it/printpdf/articoli/20110520-tre-anni-fotovoltaico-meno-caro-dell-elettricita-dalla-rete



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