Visto che da qualche anno (più precisamente dal luglio 2013) sono terminati gli incentivi del fotovoltaico del 5° Conto energia, spesso si sente la seguente domanda: “ma il fotovoltaico conviene davvero?”.
Il settore del fotovoltaico si è diffuso notevolmente in Italia negli ultimi anni anche grazie alla possibilità di poter accedere alle agevolazioni economiche e agli incentivi statali del Conto Energia, ma quali sono i fattori da prendere in considerazione per conoscere se veramente conviene ancora installare un impianto fotovoltaico nel 2024 e negli anni a seguire?
Molte famiglie italiane hanno investito denaro per l’installazione di un impianto fotovoltaico in grado di produrre almeno energia sufficiente per l’autoconsumo e nei casi ottimali anche in grado di produrre un surplus di energia elettrica da vendere al gestore della Rete con modalità ad esempio di scambio sul posto.
L’Italia è un paese geograficamente in posizione tale da poter sfruttare in abbondanza l’energia solare, che è un’energia pulita, anche se con differenze da nord a sud. Naturalmente case ed edifici esposti al sole sono privilegiati e avvantaggiati se si installa un impianto fotovoltaico a regola d’arte (rivolgendosi a ditte specializzate e procedendo a richiedere diversi preventivi e sopralluoghi prima di procedere). Le ditte specializzate sono in grado di progettare e seguire l’impianto FV sia per le fasi tecniche sia per quelle burocratiche inerenti le concessioni e le domande per accedere al Conto Energia dei finanziamenti pubblici (in questo caso si parla spesso di impianti “chiavi in mano”).
Va anche considerato che la crescita e lo sviluppo del settore fotovoltaico, in anni di profonda crisi economica, ha anche aperto parecchi posti nuovi di lavoro.
Il Fotovoltaico conviene veramente?
Se si intende farsi installare un impianto fotovoltaico per l’auto-sostentamento energetico della propria famiglia è bene tenere presenti tutte le seguenti informazioni.
La data della messa in esercizio incide sulle agevolazioni?
Sì. Quando si ipotizza la messa in esercizio dell’impianto equivalente in potenza ad un’utenza domestica (ad esempio 3 KWp) e conseguente accesso agli incentivi statali del Conto Energia, più si aspetta e più nel tempo è previsto che diminuiscano le agevolazioni. Fino al 31 dicembre 2024 è possibile usufruire della detrazione fiscale del 50%.
Se si usano pannelli fotovoltaici di alta qualità europea e se si ha anche da smaltire amianto aumentano i benefici?
Sì. Se l’impianto è installato con prodotti di qualità elevata conformi agli standard europei o nel caso in cui oltre all’installazione si debba anche procedere a bonifica di amianto, si riceveranno incentivi più elevati a parità di data di messa in esercizio dell’impianto stesso.
L’impianto FV di tipo innovativo integrato architettonicamente offre maggiori incentivi?
Sì. Nel caso in cui l’impianto non sia installato su tetto, ma sia di tipo innovativo con pannelli integrati nell’architettura dell’edificio stesso, si potranno aumentare ancora i benefici e la convenienza degli incentivi.
Per essere conveniente un impianto fotovoltaico deve produrre almeno l’energia per l’autosostentamento?
Sì. Conviene farsi installare un impianto fotovoltaico per utenza domestica se l’energia autoprodotta è sufficiente almeno al fabbisogno della famiglia, in caso contrario non conviene un impianto fotovoltaico, ma si può produrre acqua calda sanitaria con un impianto solare termico.
Qual è la stima del tempo di rientro dei costi dell’impianto fotovoltaico?
L’impianto conviene se i costi di installazione prevedono tempi di rientro medi non superiori ai 4-8 anni (i costi rientrano prima ad esempio per una installazione molto soleggiata e al sud perché i rendimenti annui di produzione dell’energia elettrica sono mediamente più elevati). Un impianto FV ben progettato può ammortizzare i costi anche in 4-5 anni, sapendo poi che la durata media dei pannelli fotovoltaici è di circa 20-25 anni e che nella progettazione si penserà anche ad aver inserito la manutenzione dell’impianto e lo smaltimento dei pannelli a fine ciclo di vita.
Mediamente gli impianti FV si ripagano in 5-6 anni a fronte di una durata e buona efficienza dell’impianto ventennale.
È importante il rendimento dei pannelli solari per la convenienza complessiva dell’impianto?
Sì. Il rendimento dei pannelli fotovoltaici di buona qualità tecnologica sono garantiti dalle ditte costruttrici con un rendimento del 90% nei primi 10 anni e non inferiore all’80 % nell’arco di 25 anni.
In rete si trovano diversi simulatori che sono in grado di valutare e stimare il rendimento del proprio impianto fotovoltaico e di conoscere quindi quanto conviene averlo installato.
Conviene farsi fare più preventivi prima di procedere all’installazione di un impianto solare?
Sì. Richiedere più di un preventivo prima di farsi realizzare un impianto fotovoltaico conviene sempre e si deve sapere che è preferibile scegliere soluzioni del tipo chiavi in mano, proprio per essere seguiti anche in tutte le fasi burocratiche di accesso agli incentivi. I preventivi per gli impianti fotovoltaici vanno richiesti a ditte e personale tecnico specializzati nel settore FV e per essere veramente personalizzati necessitano sempre di un sopralluogo sul posto. Le informative online sui siti del settore servono solo per farsi un’idea e per avere indicazioni di massima.
Complessivamente si può quindi affermare che conviene ancora farsi installare un impianto per la produzione di energia elettrica fotovoltaica, visto che la crescita del mercato del fotovoltaico ha portato anche alla riduzione dei costi dei pannelli solari e degli impianti e c’è la possibilità di usufruire del bonus fiscale (detrazione 50% IRPEF) o del superbonus 110% (valido sia per l’impianto fotovoltaico che per i sistemi di accumulo), ridotto al 90% nel 2023.