Lo sviluppo e la diffusione del fotovoltaico in Italia, sono stati spesso favoriti dalla possibilità di poter usufruire degli incentivi statali (Conto Energia) oltre allo spirito green ed ecologico orientato al rispetto del pianeta ed alla possibilità di produrre energia pulita da fonte rinnovabile quale è il prezioso sole.
Recentemente però alcune nuove normative sembrano creare parecchi dubbi e preoccupazioni ai proprietari di impianti fotovoltaici, perché in alcuni casi si dovranno pagare delle tasse sul fotovoltaico.
Vediamo in questa guida di chiarire i dubbi e le perplessità in merito all’eventualità di vedersi annullare i benefici degli incentivi sul fotovoltaico, a causa di nuove tassazioni e interessi da sborsare al fisco italiano.
Procediamo per punti:
1) Perché si devono pagare le tasse sul fotovoltaico
2) Quali sono gli impianti fotovoltaici soggetti alle nuove tasse
3) Cosa fare per sapere se il proprio impianto FV è soggetto a tasse
4) Qual è la normativa di riferimento
5) La mappa degli impianti FV in Italia
6) Quale mappatura di impianti FV in Italia a rischio tasse nuove
1) Perché si devono pagare le tasse sul fotovoltaico
Gli impianti fotovoltaici, in base al principio che un impianto FV sul tetto di casa aumenta il valore della casa stessa, aumentano il valore della rendita catastale dell’immobile e solo se superano la potenza dei 3 KW e se l’aumento della rendita catastale supera il 15% del valore catastale dell’immobile allora si devono pagare le tasse sul fotovoltaico e si pagheranno anche più soldi per la rivalutazione dell’immobile (IMU, TASI e altre tasse).
2) Quali sono gli impianti fotovoltaici soggetti alla nuova tassazione
Gli impianti fotovoltaici che verranno tassati sono quelli che superano i 3 KW, quindi un impianto domestico di 3KW non deve pagare le nuove tasse. In Italia al Nord sono diffusi maggiormente gli impianti da 3KW, mentre al Sud, grazie anche alla migliore esposizione solare, si sono diffusi maggiormente impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 3 KW e quindi soggetti alle nuove tasse. La tassa andrebbe così a creare un divario ulteriore tra Nord e Sud, penalizzando il Sud dove sono più concentrati, anche per la presenza di famiglie numerose,impianti fotovoltaici di potenza maggiore di 3 KW (>3KW).
3) Cosa fare per sapere se il proprio impianto fotovoltaico sarà tassato
Per sapere se il proprio impianto FV rientra nei casi che sono soggetti alla nuova tassazione, oltre a conoscere la potenza del proprio impianto (se superiore a 3 KW paga) si deve far fare da un geometra la valutazione ed il calcolo del valore dell’immobile che viene rivalutato proprio dalla presenza dell’impianto fotovoltaico, se il valore rivalutato supera del 15% il valore dell’immobile prima dell’installazione FV, allora si è obbligati a denunciare al Catasto la nuova situazione e si dovranno pagare le nuove tasse sul fotovoltaico. Si tenga presente che così il Governo stimolerà il riordino del Catasto oltre che incassare le nuove imposte. L’aggiornamento catastale, obbligatorio se l’immobile con l’impianto FV supera del 15 % il suo valore catastale, rivalutazione che ha un costo di perizia del geometra che deve procedere ai ricalcoli del valore catastale, alla luce del fatto che l’impianto FV occupa una certa superficie ( in genere per ogni KW occupa 7metri quadrati di superficie), ne segue che un impianto di potenza superiore ai 3 KW aumenta di oltre 21 metri quadrati l’immobile, come se avesse una stanza in più, un appendice che aumenta il valore dell’immobile.
4) Qual è la normativa di riferimento
La normativa di riferimento per sapere se si dovranno pagare nuove imposte sul proprio impianto fotovoltaico, costruito magari sovradimensionato rispetto ai bisogni (tagli da 4, 6, 10KW) proprio per usufruire al massimo degli incentivi statali per ammortizzarne i costi, è la circolare N. 36/E, riguardante gli «Impianti fotovoltaici – Profili catastali e aspetti fiscali» emessa dall’Agenzia delle Entrate (Direzione Centrale Normativa Direzione Centrale Catasto e Cartografia) il 19 dicembre 2013. Tale circolare disciplina dettagliatamente che gli impianti cosidetti minori, cioè di potenza piccola fino a 3 KW sono esentati dal presentare denuncia al Catasto e quindi non subiranno tasse,mentre la variazione catastale è obbligatoria solamente quando il valore dell’impianto supera il 15% della rendita catastale.
5) La mappa degli impianti FV in Italia
Potenza impianto fotovoltaico: da 3 a 20 KW
Quanti: 312.000 di cui circa
– 46.000 in Veneto
– 39.000 in Lombardia
– 26.000 in Emilia Romagna
Analizzando la mappa sembra di osservare un controsenso perché non compaiono le Regioni del Sud Italia, mentre le regioni della Pianura Padana del Nord sono quelle che hanno installato il maggior numero di impianti FV di piccola e media taglia, al SUD invece sono stati installati impianti fotovoltaici di potenza più grande.
6) Quale mappatura di impianti FV in Italia a rischio tasse nuove
Secondo i dati del GSE (aprile 2014) in Italia ci sono circa 526mila impianti fotovoltaici installati, di cui circa il 35% hanno una potenza inferiore a 3 kW e quindi i proprietari possono stare tranquilli; mentre ce ne sono circa il 65% a rischio, con una potenza compresa tra 3 a 20 kW. Il problema del rischio nasce dal fatto che per stabilire se l’immobile più l’impianto FV deve essere obbligatoriamente ricatastato e rivalutato, nel calcolo si fa riferimento alla rendita catastale iniziale e spesso sono catastati come abitazione civile (A2) o villini (A7) o sono accatastati come stalle rurali esenti. L’impianto FV farà salire di più classi l’immobile e risulta difficile poter generalizzare gli eventuali costi in più di spesa, a parità dipotenza dell’impianto installato.
In sintesi: niente tassazione per impianti FV di potenza fino a 3 KW
Consultare la circolare di riferimento dell’Agenzia delle Entrate circolare N. 36/E, se si ha un impianto FV di potenza superiore ai 3KW e rivolgersi ad un professionista geometra per farsi calcolare l’eventuale rendita catastale rivalutata con obbligo di riaccatastamento se superiore al 15% della rendita iniziale dell’immobile su cui è stato installato un impianto fotovoltaico di potenza > 3KW.